maggio 2016 Newsletter dell'Aran Sicilia
 

09/05/2016

  Info Aran Sicilia
Aran Sicilia
Firmata in data 3 maggio 2016 l’ipotesi di accordo regionale quadro sulle modalità di utilizzo delle aspettative e dei permessi nonché delle altre prerogative sindacali.
L'ipotesi di accordo è stata trasmessa alla Sezione di Controllo della Corte dei Conti, che dovrà certificare la compatibilità dei costi con gli strumenti di programmazione e di bilancio della Regione.
   
  Legislazione
Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016 il testo della Legge Costituzionale approvato in seconda votazione a maggioranza assoluta, ma inferiore ai due terzi dei membri di ciascuna Camera, recante: “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione”.
Entro tre mesi dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, un quinto del membri di una Camera, o cinquecentomila elettori, o cinque Consigli regionali possono domandare che si proceda al referendum popolare.
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DECRETO LEGISLATIVO 18 aprile 2016, n. 50
Attuazione  delle  direttive  2014/23/UE,  2014/24/UE  e   2014/25/UE sull'aggiudicazione  dei  contratti  di  concessione,  sugli  appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti  e  dei  servizi  postali, nonche' per il  riordino  della  disciplina  vigente  in  materia  di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.

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  Giurisprudenza
Consiglio di Stato n 864 del 5 aprile 2016
Il Parlamento ha delegato il Governo ad intervenire entro diciotto mesi dall'entrata in vigore della legge - sulla disciplina relativa alla responsabilità disciplinare dei pubblici dipendenti -con norme finalizzate ad accelerare e rendere concreto e certo nei tempi di espletamento e di conclusione l'esercizio dell'azione disciplinare.
ll Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione ha chiesto, pertanto , il parere del Consiglio di Stato sullo schema di decreto legislativo recante "Modifiche all'art. 55-quater del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi dell'art. 17, comma 1, lettera s), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di licenziamento disciplinare".
ll Consiglio di Stato, interpellato, ha reso parere favorevole con alcune osservazioni sul suddetto schema di decreto legislativo.
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Corte di Cassazione
Sezione Lavoro - Sentenza n. 5574 del 22/3/2016

Legge 104/1992 – permessi retribuiti- uso improprio- licenziamento per giusta causa
E’ legittimo il licenziamento per giusta causa del lavoratore che utilizza solo in minima parte i permessi retribuiti concessigli ex legge n. 104/1992 per assistere il parente disabile. Un tale comportamento viola infatti i doveri di correttezza e buona fede incrinando il rapporto di fiducia tra datore di lavoro e lavoratore. La sentenza riguarda il dipendente di una azienda privata ma il principio è valido anche per i lavoratori pubblici

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Corte di Cassazione
Sezione Lavoro - Sentenza n. 5777 del 23/3/2016

Badge – Timbratura per lavoratore assente - licenziamento per giusta causa
Il lavoratore che timbra il badge del collega assente, commette frode in danno del datore di lavoro ed è pertanto legittimo il suo licenziamento per giusta causa in quanto, dicono gli Ermellini, il suo comportamento ha determinato il venir meno della fiducia da parte del datore di lavoro, cosa che non consente più la prosecuzione del rapporto. I principi contenuti nella sentenza, seppure relativi ad un rapporto di lavoro privato, sono assolutamente applicabili anche nel settore pubblico. Per quanto riguarda il lavoro pubblico bisogna comunque ricordare che il Governo ha emanato uno schema di decreto legislativo recante modifiche all’art. 55 quater del d.lgs. 165/2001 sul licenziamento disciplinare, e che tale decreto è attualmente all’esame delle commissioni competenti di Camera e Senato.

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Corte di cassazione, sentenza 7 aprile 2016 n. 6775
Nel redigere le note di valutazione annuale dei dipendenti, il datore di lavoro deve osservare, in maniera trasparente, i parametri oggettivi previsti dalla contrattazione collettiva e derivanti dagli obblighi legali di correttezza e buona fede.
Pubblichiamo la sentenza per evidenziare il terzo principio fondamentale da essa affermato, oltre quello dell’accesso al proprio fascicolo personale come vero e proprio diritto incondizionato del lavoratore e quello secondo cui l’alternatività tra ricorso al Garante della privacy e azione giudiziaria presuppone l’identità oggettiva in senso stretto della pretesa. Secondo la Corte (in un caso in cui una lavoratrice aveva chiesto conto di note di qualifica negative), il rispetto della regola dell’oggettività, della completezza e della trasparenza nella redazione delle note di qualifica deve poter essere pienamente controllato in sede giudiziaria e la sua violazione comporta la nullità delle note ed espone il datore di lavoro alla richiesta di risarcimento danni da parte del lavoratore.

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Corte di cassazione, sentenza 13 aprile 2016 n. 7313
Indennizzabile l’infortunio “in itinere” se la distanza casa-luogo di lavoro è coperta in bicicletta.
Come è noto, l’infortunio “in itinere” avvenuto con l’uso di un mezzo di trasporto privato nel percorso casa-luogo di lavoro è per legge indennizzabile solo se tale uso è “necessitato”. Valorizzando lo sviluppo che la nozione di “uso necessitato” ha avuto nella giurisprudenza formatasi nella materia, in applicazione di un criterio di normalità-razionalità che tiene conto degli standard comportamentali esistenti in corrispondenza dei valori guida dell’Ordinamento in un determinato contesto storico, la Corte giunge ad affermare (in ciò anticipando quanto stabilito per il futuro dalla recente legge n.211 del 2015) che l’uso della bicicletta può dirsi sempre necessitato, ai fini indicati, in quanto mezzo di più comoda percorrenza e di più rapido collegamento col luogo di lavoro e con la comunità familiare, il quale, nel contempo, rappresenta uno strumento di mobilità sostenibile, sul piano economico, sociale e ambientale, che l’Ordinamento sempre più favorisce.

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Corte di cassazione, sentenza 14 aprile 2016 n. 7433
Il lavoratore può evitare di superare il periodo di comporto per malattia chiedendo le ferie maturate.
Si consolida così l’orientamento che privilegia l’interesse del lavoratore alla prosecuzione del rapporto di lavoro rispetto al potere, normalmente spettante al datore di lavoro, di scelta del tempo delle ferie, nel caso in cui dal rifiuto di consentire le ferie richieste possa derivare per il dipendente la possibilità di licenziamento per superamento del periodo di comporto per malattia. In applicazione di questo principio, la Corte ha confermato la sentenza di merito che aveva annullato il licenziamento di un lavoratore per superamento del periodo di comporto, stante il rifiuto del datore di lavoro di concedere le ferie richieste in prossimità di tale scadenza.

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Corte dei Conti – Sentenza n. 160 del 26/04/2016
I giudici contabili di Appello della regione Puglia confermano la condanna del Dirigente del Settore Sistemi Informativi a seguito del danno conseguito dalla determinazione dirigenziale dal medesimo assunta con la quale autorizzava l’ufficio personale dell’Ente a liquidare a sé, ed ad altri dipendenti comunali, emolumenti a titolo di remunerazione per attività lavorative collegate a finanziamenti della Comunità Europea e dell’Ente locale, in assenza dei presupposti normativi, regolamentari e contrattuali legittimanti la spesa. Secondo i magistrati contabili va disattesa l'argomentazione difensiva che esclude la responsabilità del dirigente ritenendo l'attività svolta esecutiva di scelte operate a monte dalla Giunta comunale, in considerazione del principio di separazione tra attività di indirizzo e gestione, essendo il dirigente, per espressa disposizione legislativa (art. 4, comma 2, D.Lgs. n. 165 del 2001), responsabile in via esclusiva del pagamento illegittimo dei trattamenti economici accessori.

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  Varie

Ministero dell'Economia e delle Finanze
Documento di Economia e Finanza 2016 (DEF)

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, venerdì 8 aprile, il Documento di Economia e Finanza 2016 (DEF).
Il DEF si compone di tre sezioni:
1) Programma di Stabilità dell’Italia;
2) Analisi e tendenze della finanza pubblica;
3) Programma nazionale di riforma (PNR).
Dopo l’esame parlamentare, il Programma di Stabilità e il PNR vengono inviati alle istituzioni europee.

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Eurispes Rapporto Italia 2015
Dall’interessante rapporto dell’Eurispes deduciamo che burocrazia e fisco trattengono l’Italia dalla ripresa economica.
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INPS
Circolare n 69 del 28.04.2016
“decreto legislativo n. 80 del 15 giugno 2015, articoli 2, 3 e 4.
Modifica degli artt. 16 e 26 T.U. in materia di congedo di maternità in
caso di parto prematuro e sospensione del congedo in caso di
ricovero del bambino. Modifica dell’art. 24 T.U. in materia di
conservazione del diritto all’indennità di maternità.
Modalità di pagamento, regime fiscale e istruzioni contabili”.
La circolare fornisce istruzioni in ordine all’indennità di maternità per i giorni
ulteriori rispetto ai 5 mesi riconosciuti nei casi di parto molto prematuro ex
art. 16 T.U., come modificato alla lett. d).
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ISTAT
Contratti collettivi e retribuzioni contrattuali
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Senato della Repubblica e Camera dei Deputati
Dossier: falsa attestazione della presenza in servizio e licenziamento disciplinare dei dipendenti pubblici
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