novembre 2016 Newsletter dell'Aran Sicilia
 

17/11/2016

  Legislazione
Legge 29 ottobre 2016, n. 199
Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo
Provvedimento pubblicato nella G.U. 3 novembre 2016, n. 257
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Decreto Presidente della Repubblica 12 settembre 2016, n. 194
Regolamento recante norme per la semplificazione e l'accelerazione dei procedimenti amministrativi, a norma dell'articolo 4 della legge 7 agosto 2015, n. 124. Il Provvedimento è pubblicato nella G.U. del 27 ottobre 2016, n. 252 e stabilisce all’art. 5 comma 3 che “Le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e Bolzano adeguano i propri ordinamenti alle disposizioni di principio desumibili dal presente decreto, ferme restando le competenze previste dai rispettivi statuti speciali e relative norme di attuazione”.
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Decreto Legge 22 ottobre 2016, n. 193
Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili.
Provvedimento pubblicato nella G.U. n.249 del 24-10-2016
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  Giurisprudenza
Corte Costituzionale - Sentenza n. 95 del 6/5/2016
Il divieto di corrispondere trattamenti economici sostitutivi delle ferie non godute non opera qualora il lavoratore non abbia potuto goderne per malattia o per altra causa a lui non imputabile. Secondo la Consulta l’art. 5, c. 8, d.lgs. 95/2012, il quale vieta che si possano corrispondere trattamenti economici sostitutivi di ferie, riposi e permessi non goduti, si prefigge di reprimere il ricorso incontrollato alla loro monetizzazione. Stante la ratio sottesa, la previsione deve essere letta come non preclusiva del diritto del dipendente di fruire dell’indennità per le ferie non godute per causa a lui non imputabile.
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Corte Costituzionale - Sentenza n. 213 del 23/9/2016
Anche al convivente spettano i permessi per assistere persone con handicap gravi. Con una pronuncia c.d. additiva, volta a colmare una lacuna nella legislazione, la Corte costituzionale ha infatti dichiarato incostituzionale la norma che prevede il diritto del lavoratore dipendente di fruire di permessi per assistere coniuge, parente o affine entro il secondo grado con handicap in situazione di gravità, nella parte in cui non include, in alternativa, anche il convivente tra gli aventi diritto ai permessi, in relazione agli artt. 3, 2 e 32 Cost. Poiché la misura è volta a favorire l’assistenza degli handicappati gravi in ambito “familiare”, a tutela della salute psico-fisica di questi, sarebbe, secondo la Corte, irragionevole e in contrasto col diritto dell'handicappato escludere i conviventi (non solo more uxorio) dall’ambito dei soggetti legittimati ai permessi.
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Corte Costituzionale - Sentenza n. 214 del 3/10/2016
Tramonta definitivamente l’ipotesi di una vice-dirigenza nei ministeri. La vice-dirigenza era stata prevista per il personale dei ministeri da una legge dei primi anni 2000 e la sua concreta attivazione, affidata alla contrattazione collettiva, dipendeva dalla preventiva emanazione di atti di indirizzo del Ministero della pubblica funzione all’ARAN, in realtà mai concretamente effettuata. Ne è seguita una serie di vicende giudiziarie dirette a costringere il Ministero ad attivarsi, fino a che il governo Monti abolì nel 2012 con legge la vice-dirigenza. Da qui la vertenza che ha dato luogo alla remissione alla Corte costituzionale della questione di costituzionalità di tale ultima legge, anche per violazione di norma interposta, rappresentata dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, questione che la Corte ha ritenuto infondata.
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Corte di Cassazione- Sezione Lavoro - Sentenza n. 19774 del 4/10/2016
Lavoro pubblico – Inidoneità assoluta del lavoratore dichiarata a seguito di accertamento medico – Non comporta automaticamente il licenziamento del lavoratore.
La Corte respinge il ricorso della regione Lombardia che aveva dispensato dal servizio con effetto immediato un suo dipendente che a seguito di accertamento medico era stato ritenuto inabile in modo assoluto e permanente a qualsiasi lavoro. La Corte territoriale, riformando la sentenza di primo grado, aveva accolto l’appello del lavoratore disponendo la sua reintegrazione nel servizio. Contro tale decisione la Regione propone ricorso per Cassazione. Gli Ermellini, respingendo il ricorso, sottolineano che l’art. 55 octies del d.lgs. n. 165/2001 prevede per il caso di permanente inidoneità psicofisica del dipendente, che l’amministrazione può risolvere il rapporto di lavoro, escludendo automatismi. Né può darsi una diversa lettura riguardo a quanto stabilisce il d.p.r. n. 171/2011 contenente il regolamento di attuazione. Infatti, dicono i giudici, anche a fronte di una inidoneità presentata come assoluta: "l’amministrazione conserva il potere di esercitare o meno, senza vincoli di automatismo, il potere che le è attribuito" e, nel suo interesse dovrà quindi vagliare la regolarità del procedimento attraverso il quale è stata fatta la valutazione medica, se le sue conclusioni sono adeguatamente motivate, se permangono dubbi e non sia quindi opportuno un ulteriore approfondimento. Cose che non erano state fatte nel caso di specie nel quale era stata automaticamente applicata la immediata sospensione dal servizio.
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Corte di Cassazione - Sezione Lavoro - Sentenza n. 19778 del 4/10/2016
Lavoro pubblico – Riconoscimento di anzianità
La Corte accoglie il ricorso presentato da un’insegnante la quale chiedeva che, nel momento del suo passaggio ad una scuola di grado superiore, le fosse riconosciuta la anzianità da lei maturata nel ruolo di docente di una scuola materna. A questo proposito la Corte stabilisce il seguente principio: "Nel caso di passaggio dalla scuola materna alla scuola secondaria, l’insegnante ha diritto al riconoscimento integrale della anzianità maturata nel ruolo della scuola materna".
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Corte di Cassazione - Sezione Lavoro - Sentenza n. 20210 del 7/10/2016
Licenziamento disciplinare – Allontanamento dalla propria abitazione durante il periodo di malattia – Non automatismo del licenziamento per giusta causa – Valutazione da parte del giudice del principio di proporzionalità
L’allontanamento dalla propria abitazione del lavoratore assente per malattia non comporta automaticamente la violazione degli obblighi di correttezza e buona fede ed è quindi meritevole della massima sanzione espulsiva. Spetterà al giudice una valutazione dei fatti con riguardo al principio di proporzionalità stabilito dall’art. 2016 cod. civ. Questo principio si ritiene valido sia per lavoro privato che per quello pubblico.
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Corte di Cassazione - Sezione Lavoro - Sentenza n. 20684 del 13/10/2016
Lavoro pubblico - Legge n. 104/1992 - Permessi per assistere parenti affetti da handicap grave - Riconoscimento compensi incentivanti ex art. 18 l.88/1989 - Sussiste.
La Corte respinge il ricorso presentato dall’Inps che riteneva non spettanti i compensi incentivanti ad un dipendente che aveva fruito dei citati permessi, in quanto, ad avviso dei giudici, la normativa legale riconduce il pagamento di tali compensi alla valutazione e verifica dei risultati conseguiti e affida alla contrattazione decentrata, eventualmente, la definizione dei criteri della corresponsione (nel caso di specie non sussistenti).
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Corte di Cassazione - Sentenza n. 20321 del 10/10/2016
Anche se assolto perché il fatto non sussiste, al pubblico dipendente sospeso dal servizio durante il processo penale, non spetta la retribuzione per il periodo di carcerazione preventiva.
Secondo la Corte, infatti, il provvedimento di sospensione cautelare è in questo caso necessitato dallo stato restrittivo della libertà del dipendente ed è pertanto obbligatorio per la P.A., alla quale non può pertanto far carico un’assenza dal lavoro che non dipende dal comportamento o dall’iniziativa discrezionale di essa.
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Corte di cassazione, Sentenza n. 20327 del 10/10/2016
Inapplicabile alle pubbliche Amministrazioni la regola della responsabilità solidale del committente per le retribuzioni dovute dall’appaltatore.
La Corte ribadisce il proprio orientamento in ordine all’inapplicabilità alle pubbliche amministrazioni, anche prima del 2013, della regola secondo la quale, a norma dell’art. 29, secondo comma D. Lgs. n. 276 del 2003, in caso di appalto di servizi, il committente imprenditore è obbligato in solido con l’appaltatore per le retribuzioni e i contributi da questi dovuti ai e per i propri dipendenti.
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Corte di Cassazione - Sentenza n. 21030 del 18/10/2016
E’ legittima l’assegnazione del pubblico dipendente a settori o mansioni diverse per ragioni di incompatibilità ambientale.
La regola, già affermata in precedenza con riguardo a dipendenti privati, è qui sostenuta per i dipendenti pubblici anche col richiamo all’art. 97 Cost. con riferimento al caso di un comandante della polizia municipale di un comune, trasferito, per ragioni d’incompatibilità ambientale e a prescindere dalla rilevanza disciplinare dei relativi fatti, in un diverso settore operativo.
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Corte di Cassazione - Sentenza n. 21649 del 26/10/2016
Non è licenziabile il dipendente che denuncia all’azienda comportamenti scorretti di un superiore, ove la denuncia sia espressa in maniera corretta e civile, senza alterare la realtà. Nei limiti indicati, di c.d. "continenza formale e di continenza sostanziale", la denuncia rappresenta infatti il legittimo esercizio del diritto di critica e non costituisce pertanto giusta causa di licenziamento, anche se riguardi fatti penalmente rilevanti. La Corte aggiunge che, in caso di licenziamento, costituisce onere dell’impresa provare la natura incivile e pregiudizievole della denuncia o il suo carattere mistificatorio.
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Corte di Cassazione - Sentenza n. 22313 del 03/11/2016
Licenziamento - Ispezione - Materiale informatico assegnato ai dipendenti - Cancellazione nel corso dell’attività ispettiva - Condotta contraria ai principi di disciplina, dignità e moralità.
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Corte di Cassazione - Sentenza n. 22318 del 03/11/2016
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, nella sentenza n. 22318/2016 ha stabilito che non spetta la pensione di reversibilità al convivente more uxorio, poiché ciò non è previsto dall'attuale sistema previdenziale.
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Corte di Cassazione - Sez. Lavoro - Sentenza n. 21901 del 28/10/2016
L'assenza del lavoratore per infortunio, causato dalla mancata predisposizione di adeguate misure di sicurezza da parte del datore di lavoro, salvano il citato periodo di astensione dal lavoro ai fini del calcolo del periodo di comporto. I giudici di Palazzo Cavour, reintegrano il lavoratore pubblico nel posto di lavoro, licenziato dalla PA per superamento del periodo di comporto, in quanto all'interno del citato periodo erano state incluse anche le assenze per infortunio dovute alla mancata predisposizione di misure di sicurezza minima richieste dalla normativa. Il principio emanato dalla Corte si inserisce nella valutazione del risarcimento del danno, causato al dipendente da parte del datore di lavoro per la sua omissione alle citate misure di sicurezza, e conferma che la malattia conseguente ai danni a lui procurati per colpa del datore di lavoro devono essere, deve essere espunta dal calcolo del periodo massimo di comporto previsto dalla normativa.
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TAR Calabria – Catanzaro, Sez. II - Sentenza n. 1983 del 20/10/2016
Il TAR ha ritenuto illegittima la delibera con la quale l’ Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, ha indetto una nuova procedura concorsuale al fine di assumere nuove unità di personale per la copertura di posti vacanti nella dotazione organica, nonostante la vigenza di una graduatoria ancora valida ed efficace di un precedente concorso ed omettendo l’indicazione delle motivazioni di tale scelta.
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Tribunale di Palermo - Ordinanza 23 marzo 2016
Provvedimento pubblicato nella G.U. del 19 ottobre 2016, n. 42
Previdenza - Trattamento pensionistico anticipato - Penalizzazione - Esclusione, a decorrere dall'anno 2016, anche per i trattamenti pensionistici anticipati già liquidati negli anni 2012-2014. - Legge 28 dicembre 2015, n. 208 ("Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)"), art. 1, comma 299.
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  Varie
Si segnala la terza giornata della trasparenza del 2016 sul tema "Misure di contrasto e di prevenzione della corruzione - Foia e diritto di cittadinanza" e si rende disponibile la brochure con il programma dei lavori inviata dal Dipartimento Regionale della Funzione Pubblica.
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ISTAT - Comunicato 08/11/2016
Indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, relativi al mese di settembre 2016, che si pubblicano ai sensi dell'articolo 81 della legge 27 luglio 1978, n. 392 (Disciplina delle locazioni di immobili urbani), ed ai sensi dell'articolo 54 della legge del 27 dicembre 1997, n. 449 (Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica).
Pubblicato nella Gazz. Uff. 8 novembre 2016, n. 261.
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Il rilievo giuridico dei codici di comportamento nel settore pubblico in relazione alle varie forme di responsabilità dei pubblici funzionari (di Simone Neri)
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