Corte di
Cassazione Civ., Sez. lavoro - Sentenza n. 9736/2018
Contratto individuale di lavoro
La nozione di insubordinazione, nell'ambito del rapporto di lavoro
subordinato non può essere limitata al rifiuto di adempimento delle
disposizioni dei superiori ma implica necessariamente anche
qualsiasi altro comportamento atto a pregiudicare l'esecuzione ed il
corretto svolgimento di dette disposizioni nel quadro della
organizzazione aziendale. Più in generale il lavoratore può chiedere
giudizialmente l'accertamento della legittimità di un provvedimento
datoriale che ritenga illegittimo ma non lo autorizza a rifiutarsi
aprioristicamente e senza un eventuale avallo giudiziario, di
eseguire la prestazione lavorativa richiesta, in quanto egli è
tenuto ad osservare le disposizioni impartite dall'imprenditore ai
sensi dell'art. 1460 c.c. solo nel caso in cui l'inadempimento del
datore di lavoro sia totale.
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Corte
Costituzionale - Sentenza n. 80/2018
Norme della legge della Regione Siciliana 30 aprile 1991, n. 12
(Disposizioni per le assunzioni presso l’Amministrazione regionale e
gli enti, aziende ed istituti sottoposti al controllo della Regione)
- Ricorso promosso dal Tribunale ordinario di Catania – Conversione
dei rapporti da tempo determinato a tempo indeterminato – Consorzi
di bonifica - selezione tramite concorsi pubblici – titolo di
studio. Dispositivo: inammissibilità
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Corte di
Cassazione - Ordinanza n. 10086/2018
Sanzione disciplinare - Assenza ingiustificata dal posto di
lavoro - Comunicazione stato di malattia - Documentazione
Non si può sospendere dal servizio, con relativa perdita di
stipendio, il lavoratore che si assenta per un giorno senza
giustificazione. Così ha sottolineato la Cassazione, respingendo il
ricorso di Poste nei confronti di un portalettere che si era
assentato per un'intera giornata giustificando soltanto un paio
d'ore per la visita in un ambulatorio medico e non producendo per il
resto alcun certificato di malattia.
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