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Legge 9
agosto 2018, n. 96
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12
luglio 2018, n. 87, recante disposizioni urgenti per la
dignità dei lavoratori e delle imprese.
GU n.186 del 11-8-2018
Le novità fondamentali in vigore dopo la conversione del decreto
dignità possono riassumersi:
• una parte corposa del provvedimento punta a combattere il lavoro
precario.
• esonero contributivo nei confronti dei datori di lavoro privato
che assumeranno, negli anni 2019 e 2020, lavoratori under35 a cui
verranno applicate le disposizioni in materia di contratto di lavoro
subordinato a tempo indeterminato a tutele crescenti (d.lgs. n.
23/2015).
• per i licenziamenti illegittimi aumenta l'importo delle indennità.
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Circolare
Presidenza prot 43334 del 8/8/2018
Rimodulazione assetti organizzativi dei dipartimenti
regionali. Linee di orientamento
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Corte di
Cassazione, Sez. Lavoro - Sentenza n. 7844/2018
Straining sul posto di lavoro.
La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza che di seguito si
riporta, ha trattato un caso di straining, ovvero una forma più
lieve di mobbing, riconoscendo ancora una volta il risarcimento del
danno per chi ha subito questi comportamenti vessatori sul luogo di
lavoro che, al contrario del mobbing, non hanno il carattere della
continuità del tempo ma sono ugualmente lesivi della dignità del
lavoratore.
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Corte di
Cassazione - Sentenza n. 15652/2018
Rapporto di lavoro - Ferie residue - Mancata concessione -
Domanda - Carattere irrinunciabile del diritto alle ferie - Diritto
all'indennità sostitutiva
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Corte di
Cassazione - Sentenza n. 20924/2018
Decadenza decennale per il riscatto della laurea.
La Cassazione precisa che il diritto al riscatto della laurea ai
fini pensionistici decade decorsi 10 anni dalla domanda
amministrativa, come previsto dall'art. 47 del D.P.R n. 639/1970
sulla revisione degli ordinamenti pensionistici.
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Corte di
Cassazione - Sentenza n.35792/2018
Il whistleblowing e l’attività investigativa del
dipendente.
La Suprema Corte affronta, per la prima volta, un caso in cui è
invocata l’applicazione del whistleblowing che consiste nella
segnalazione compiuta da un lavoratore che, nello svolgimento delle
proprie mansioni, si accorge di una frode, un rischio o una
situazione di pericolo che possa arrecare danno all’azienda/ente per
cui lavora, nonché a clienti, colleghi, cittadini, e qualunque altra
categoria di soggetti.
Il campo di applicazione di tale tutela, prevista dalla legge
190/2012 con riguardo esclusivamente per i dipendenti pubblici, è
stato poi ampliato dalla legge 179/2017 anche ai lavoratori di
aziende private.
Nel caso in esame il dipendente si era improvvisato investigatore e
aveva violato la legge per raccogliere prove di illeciti
nell’ambiente di lavoro e, nello specifico, per dimostrare la
vulnerabilità del sistema informatico adottato dal datore, usando
l’account e la password di un altro dipendente e creando un falso
documento di fine rapporto a nome di una persona che non aveva mai
lavorato nell’istituto.
In primo grado, il Tribunale affermava la penale responsabilità del
dipendente ex art. 615 c.p. (interferenze abusive nella vita
privata). Su ricorso dell’imputato la Corte d’Appello di Bologna
dichiarava l’improcedibilità, ai sensi dell’art. 131 c.p.c. del
reato suindicato e condannava il lavoratore per illecito accesso al
sistema informatico.
Il lavoratore proponeva ricorso in Cassazione che chiarisce che la
norma non ipotizza nessun obbligo di “attiva acquisizione di
informazioni autorizzando improprie attività investigative, in
violazione dei limiti imposti dalla legge”.
In conclusione, secondo la Cassazione, la condotta del lavoratore
non può essere giustificata, neppure in virtù di uno scusabile
errore sull’esistenza di un dovere in conseguenza del quale il fine
avrebbe giustificato i mezzi. Per valutare la scriminante
dell’adempimento del dovere valgono gli stessi criteri adottati per
“l’agente provocatore”. E’ giustificata solo la condotta che non si
inserisce “con rilevanza causale” nello svolgimento dell’atto
criminoso, ma interviene in “modo indiretto e marginale,
concretizzandosi prevalentemente in un’attività di osservazione, di
controllo e di contenimento delle azioni illecite altrui”.
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INPS -
Messaggio 07 agosto 2018, n. 3114
Modalità di fruizione dei permessi di cui all’articolo 33
della legge n. 104/92 e del congedo straordinario di cui
all’articolo 42, comma 5, del D.lgs n. 151/2001. Chiarimenti
L'INPS fornisce chiarimenti sulla fruizione dei permessi ex legge
104 in caso di turni di lavoro notturno e festivi, nonché su
riproporzionamento giornaliero e frazionabilità in ore per
lavoratori part-time
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INPS -
Messaggio 22 agosto 2018, n. 3190
Gestione delle trattenute su pensioni erogate in regime di
totalizzazione ai sensi del decreto legislativo 2 febbraio 2006, n.
42, e in regime di cumulo ai sensi della legge 24 dicembre 2012, n.
228, come modificata dalla legge 11 dicembre 2016, n. 232
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ISTITUTO
NAZIONALE DI STATISTICA - Comunicato 14 agosto 2018
Indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati,
relativi al mese di giugno 2018, che si pubblicano ai sensi
dell'articolo 81 della legge 27 luglio 1978, n. 392 (Disciplina
delle locazioni di immobili urbani), ed ai sensi dell'articolo 54
della legge 27 dicembre 1997, n. 449 (Misure per la stabilizzazione
della finanza pubblica)
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