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In data 30 ottobre
2018 è stata sottoscritta tra l’Aran Sicilia e le Organizzazioni
sindacali l’ipotesi di accordo ai sensi dell’art.89 comma 3 del CCRL
per il comparto non dirigenziale, relativa all’accantonamento delle
quote FAMP per l’anno 2018.
L’ipotesi di accordo vede l’adesione della totalità delle
Organizzazioni sindacali ad eccezione del Cobas-Codir, che si è
riservato la possibilità di firmare in un momento successivo.
L’ipotesi sarà trasmessa alla Ragioneria Generale della Regione,
affinché eserciti il prescritto controllo sulla compatibilità dei
costi definiti in sede di contrattazione collettiva regionale
integrativa con i vincoli di bilancio e la relativa certificazione
degli oneri. |
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Ministro
per la pubblica amministrazione - Circolare n. 3 del 1 Ottobre 2018
Il Ministro per la pubblica amministrazione richiama l’attenzione
con questa circolare su alcuni aspetti di particolare rilevanza
connessi alla nomina del responsabile per la transizione al
Digitale (RTD).
L’art. 17, comma 1, CAD, stabilisce che ciascuna pubblica
amministrazione sia tenuta ad affidare ad un unico ufficio
dirigenziale, fermo restando il numero complessivo degli uffici, la
“transizione alla modalità operativa digitale e i conseguenti
processi di riorganizzazione finalizzati alla realizzazione di
un’amministrazione digitale e aperta, di servizi facilmente
utilizzabili e di qualità, attraverso una maggiore efficienza ed
economicità” nominando un Responsabile per la Transizione al
Digitale con una serie di compiti di rilievo strategico.
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Consiglio
di Stato, Sez. VI - Sentenza n. 5720/2018
Il Consiglio di Stato si pronuncia sulle conseguenze della
violazione delle regole in materie di lavoro a tempo indeterminato
nelle Pubbliche Amministrazioni, in particolare su quelle
risarcitorie, e sul rapporto che esiste tra il lavoro a termine
nelle PA e il principio del pubblico concorso.
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Corte
Costituzionale - Ordinanza n. 184/2018
Reati e pene - Rapporto di lavoro - False attestazioni o
certificazioni - Lavoratore dipendente di una pubblica
amministrazione che attesta falsamente la propria presenza in
servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della
presenza o con altre modalità fraudolente, ovvero giustifica
l'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o
falsamente attestante uno stato di malattia - Trattamento
sanzionatorio - Mancata previsione di una ipotesi attenuata per i
casi di minore gravità.
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Corte dei
Conti Abruzzo, Sez. giurisdiz. - Sentenza n. 110/2018
Giudizio di conto
Responsabilità amministrativa o contabile
La Corte dei conti, Sezione giurisdizionale per la regione Abruzzo
condanna con questa sentenza un “furbetto del cartellino”, al
pagamento, in favore dell'INPS di cui era dipendente, dell'importo
di Euro 42.000,00 (Euro quarantaduemila/00), oltre interessi legali
secondo legge.
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TAR Puglia,
Sez. III - Sentenza n. 1275/2018
Il Tar in questa sentenza si esprime positivamente sulla
legittimazione dei sindacati all’accesso agli atti amministrativi e
sul diritto di accesso ai Documenti di Valutazione dei Rischi.
Esiste, infatti, il diritto dell’organizzazione sindacale ad
esercitare il diritto di accesso per la cognizione di documenti che
possano coinvolgere sia le prerogative del sindacato quale
istituzione esponenziale di una determinata categoria di lavoratori,
sia le posizioni di lavoro di singoli iscritti nel cui interesse e
rappresentanza opera l’ associazione: l’unico limite è che l’accesso
non rappresenti una forma di controllo generalizzato
sull’Amministrazione.
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INPS -
Comunicato 23 ottobre 2018
Visite fiscali , esenzione dalla reperibilità per
malattia: chiarimenti forniti dall’INPS
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Vitalizi
ridotti nelle regioni
Si riducono i costi della politica delle regioni e delle province
autonome. Il decreto legge semplificazione, varato lunedì dal
consiglio dei ministri opera una stretta sui vitalizi dei
consiglieri regionali che saranno calcolati mediante il metodo
contributivo e non in base al sistema retributivo molto più oneroso
per le casse dello stato. Il nuovo criterio di calcolo si applicherà
a tutti gli enti, nessuno escluso, quindi, oltre alle regioni a
statuto ordinario anche alle regioni a statuto speciale e alle
province autonome di Trento e Bolzano. Per le regioni che non
dovessero procedere al ricalcolo contributivo scatterà il taglio dei
fondi che lo stato eroga agli enti territoriale per il pagamento
degli assegni. Dopo camera e senato (proprio ieri il consiglio di
presidenza di palazzo Madama ha approvato una delibera identica a
quella varata da Montecitorio prima della pausa estiva che introduce
il ricalcolo contributivo degli assegni) ora sarà quindi la volta
delle regioni.
(Fonte: Francesco Cerisano, Vitalizi ridotti nelle regioni, Italia
Oggi, mercoledì 17 ottobre 2018)
IL SOLE 24
ORE - 31 ottobre 2018
Incentivi di performance, ok dell’Aran nel contratto
integrativo dell'anno successivo
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