ottobre 2018 Newsletter dell'Aran Sicilia
 

31/10/2018

  Info Aran Sicilia

In data 30 ottobre 2018 è stata sottoscritta tra l’Aran Sicilia e le Organizzazioni sindacali l’ipotesi di accordo ai sensi dell’art.89 comma 3 del CCRL per il comparto non dirigenziale, relativa all’accantonamento delle quote FAMP per l’anno 2018.
L’ipotesi di accordo vede l’adesione della totalità delle Organizzazioni sindacali ad eccezione del Cobas-Codir, che si è riservato la possibilità di firmare in un momento successivo.
L’ipotesi sarà trasmessa alla Ragioneria Generale della Regione, affinché eserciti il prescritto controllo sulla compatibilità dei costi definiti in sede di contrattazione collettiva regionale integrativa con i vincoli di bilancio e la relativa certificazione degli oneri.

   
  Legislazione

Ministro per la pubblica amministrazione - Circolare n. 3 del 1 Ottobre 2018
Il Ministro per la pubblica amministrazione richiama l’attenzione  con questa circolare su alcuni aspetti di particolare rilevanza connessi alla  nomina del responsabile per la transizione al Digitale (RTD).
L’art. 17, comma 1, CAD, stabilisce che ciascuna pubblica amministrazione sia tenuta ad affidare ad un unico ufficio dirigenziale, fermo restando il numero complessivo degli uffici, la “transizione alla modalità operativa digitale e i conseguenti processi di riorganizzazione finalizzati alla realizzazione di un’amministrazione digitale e aperta, di servizi facilmente utilizzabili e di qualità, attraverso una maggiore efficienza ed economicità” nominando un Responsabile per la Transizione al Digitale con una  serie di compiti di rilievo strategico.
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  Giurisprudenza

Consiglio di Stato, Sez. VI - Sentenza n. 5720/2018
Il Consiglio di Stato si pronuncia sulle conseguenze della violazione delle regole in materie di lavoro a tempo indeterminato nelle Pubbliche Amministrazioni, in particolare su quelle risarcitorie, e sul rapporto che esiste tra il lavoro a termine nelle PA e il principio del pubblico concorso.
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Corte Costituzionale - Ordinanza n. 184/2018
Reati e pene - Rapporto di lavoro - False attestazioni o certificazioni - Lavoratore dipendente di una pubblica amministrazione che attesta falsamente la propria presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, ovvero giustifica l'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o falsamente attestante uno stato di malattia - Trattamento sanzionatorio - Mancata previsione di una ipotesi attenuata per i casi di minore gravità.
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Corte dei Conti Abruzzo, Sez. giurisdiz. - Sentenza n. 110/2018
Giudizio di conto
Responsabilità amministrativa o contabile
La Corte dei conti, Sezione giurisdizionale per la regione Abruzzo condanna con questa sentenza un “furbetto del cartellino”, al pagamento, in favore dell'INPS di cui era dipendente, dell'importo di Euro 42.000,00 (Euro quarantaduemila/00), oltre interessi legali secondo legge.
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TAR Puglia, Sez. III - Sentenza n. 1275/2018
Il Tar in questa sentenza si esprime positivamente sulla legittimazione dei sindacati all’accesso agli atti amministrativi e sul diritto di accesso ai Documenti di Valutazione dei Rischi. Esiste, infatti, il diritto dell’organizzazione sindacale ad esercitare il diritto di accesso per la cognizione di documenti che possano coinvolgere sia le prerogative del sindacato quale istituzione esponenziale di una determinata categoria di lavoratori, sia le posizioni di lavoro di singoli iscritti nel cui interesse e rappresentanza opera l’ associazione: l’unico limite è che l’accesso non rappresenti una forma di controllo generalizzato sull’Amministrazione.
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  Varie

INPS - Comunicato 23 ottobre 2018
Visite  fiscali , esenzione dalla reperibilità per malattia: chiarimenti forniti dall’INPS
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Vitalizi ridotti nelle regioni
Si riducono i costi della politica delle regioni e delle province autonome. Il decreto legge semplificazione, varato lunedì dal consiglio dei ministri opera una stretta sui vitalizi dei consiglieri regionali che saranno calcolati mediante il metodo contributivo e non in base al sistema retributivo molto più oneroso per le casse dello stato. Il nuovo criterio di calcolo si applicherà a tutti gli enti, nessuno escluso, quindi, oltre alle regioni a statuto ordinario anche alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e Bolzano. Per le regioni che non dovessero procedere al ricalcolo contributivo scatterà il taglio dei fondi che lo stato eroga agli enti territoriale per il pagamento degli assegni. Dopo camera e senato (proprio ieri il consiglio di presidenza di palazzo Madama ha approvato una delibera identica a quella varata da Montecitorio prima della pausa estiva che introduce il ricalcolo contributivo degli assegni) ora sarà quindi la volta delle regioni.
(Fonte: Francesco Cerisano, Vitalizi ridotti nelle regioni, Italia Oggi, mercoledì 17 ottobre 2018)

IL SOLE 24 ORE - 31 ottobre 2018
Incentivi di performance, ok dell’Aran nel contratto integrativo dell'anno successivo
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