ottobre 2019 Newsletter dell'Aran Sicilia
 

31/10/2019

  Info Aran Sicilia

Sono state impugnate dal Consiglio dei Ministri:
1. la legge della Regione Siciliana n. 14 del 06/08/2019 “Collegato alla legge di stabilità regionale per l’anno 2019 in materia di pubblica amministrazione e personale. Interventi in favore dell’aeroporto di Trapani Birgi”, in quanto alcune norme di carattere finanziario violano l’articolo 81, terzo comma, della Costituzione, in materia di copertura finanziaria delle leggi di spesa, eccedono dalle competenze statutarie e violano l’articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione, che riserva alla competenza esclusiva statale la materia dell'armonizzazione dei bilanci pubblici;
2. la legge della Regione Siciliana n. 15 del 06/08/2019 “Collegato alla legge di stabilità regionale per l’anno 2019 in materia di autonomie locali”,  cioè la norma con cui la Regione ha recepito Quota 100 per il pensionamento con 62 anni di età e 38 di contributi, in quanto una norma in materia di personale regionale eccede dalle competenze statutarie e si pone in contrasto con i principi di coordinamento della finanza pubblica stabiliti dalla legislazione statale in violazione dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione.

   
  Legislazione

Legge 16 ottobre 2019, n. 17
Collegato alla legge di stabilità regionale per l’anno 2019 in materia di attività produttive, lavoro, territorio e ambiente, istruzione e formazione professionale, attività culturali, sanità. Disposizioni varie.
Vai al documento

   
  Giurisprudenza

Corte Costituzionale - Sentenza n. 218/2019
Fondi pensione: anche agli statali gli sconti fiscali del settore privato
In caso di riscatto della posizione da un fondo di previdenza complementare effettuato tra il 2007 e il 2017, ai lavoratori del comparto pubblico si deve applicare lo stesso trattamento fiscale del settore privato. Questa la decisione presa dalla corte costituzionale con sentenza n. 218.
Vai al documento

Consiglio di Stato, Sez III - Sentenza n. 7070/2019
Condizioni per la stabilizzazione del precariato
La stabilizzazione del precariato costituisce soluzione giustificabile - in un quadro ordinamentale improntato al criterio assiale dell’acceso al pubblico impiego mediante concorso - a patto che:
a)siano stabilite preventivamente le condizioni per l’esercizio del potere di assunzione;
b)la costituzione del rapporto a tempo indeterminato sia subordinata all’accertamento di specifiche necessità funzionali dell’amministrazione;
c) si prevedano procedure di verifica dell’attività svolta;
d) i soggetti da assumere abbiano maturato tale esperienza all’interno della pubblica amministrazione e non alle dipendenze di datori di lavoro esterni;
e) la deroga al predetto principio sia contenuta entro limiti tali da non precludere in modo assoluto la possibilità di accesso della generalità dei cittadini al pubblico impiego.
Vai al documento

T.A.R. Lazio sentenza n. 11411/2019
ll T.A.R. Lazio si è pronunciato su un bando del Mef volto a conferire incarichi di consulenza a titolo gratuito, dichiarando legittimo l’avviso pubblico del Ministero dell’Economia del 27 febbraio scorso, nel quale si chiedeva la manifestazione di interesse per incarichi di consulenza a titolo gratuito.
Secondo il TAR Lazio il carattere gratuito della consulenza non trova alcun divieto nel nostro ordinamento; inoltre, non può ritenersi che la disciplina dell’equo compenso stabilita dal Decreto Legge n. 135/2018  e che vincola  le amministrazioni pubbliche al rispetto dell'equo compenso per l'affidamento degli incarichi professionali, presenti carattere ostativo.
In definitiva, il TAR ha respinto il ricorso contro l'avviso del MEF e pur non ammettendo la possibilità di derogare agli obblighi previsti dall'art. 24 del Codice dei contratti, ha ravvisato la possibilità che un incarico di consulenza possa non determinare un rapporto professionale o la fornitura di un servizio, evadendo così da qualsiasi obbligo di determinare l'importo a base di gara o un compenso che possa chiamarsi equo.
Vai al documento

   
  Varie

Presidenza del Consiglio dei Ministri - Comunicato 09 ottobre 2019
Rinnovato il contratto 2016-2018 dei dirigenti pubblici delle funzioni centrali
La trattativa, condotta da ARAN per conto delle Pubbliche amministrazioni, ha portato a risultati importanti, a partire da aumenti retributivi di circa 260 euro lordi mensili da gennaio 2020. Viene anche reintrodotta la clausola di salvaguardia, grazie alla quale si garantisce una maggior tutela economica ai dirigenti in caso di riorganizzazione. In pratica viene prevista una protezione per i dirigenti a cui viene conferito un incarico di minor valore economico. Altro esito rilevante è l’avvio del percorso di equiparazione dei dirigenti sanitari ai loro colleghi del Servizio sanitario nazionale, sia sul fronte economico che giuridico. Inoltre, viene fatta chiarezza sul patrocinio legale e la copertura assicurativa: è infatti l’amministrazione ad assumersi gli oneri di difesa nei casi in cui sia aperto un procedimento di responsabilità civile verso terzi, nei confronti di un dirigente. Mentre è previsto, sul versante delle relazioni sindacali, che i criteri per il conferimento degli incarichi dirigenziali scaturiscano da un confronto con le sigle e non a seguito di una semplice informativa.
Vai al documento